Il proposito o scopo evolutivo non dev’essere confuso con l’ordinaria vision che, più o meno nota alla popolazione aziendale, raramente ‘scalda i cuori’ dal punto di vista motivazionale.
Il proposito evolutivo interconnette la trama di ciò che individualmente ci si sente chiamati a fare in quanto collaboratori, con l’ordito del valore materiale e sociale creato collettivamente dall’azienda per i propri clienti.
È un processo che viene reso percepibile al collaboratore in quanto è partecipativa la sua costruzione sociale. In queste condizioni la motivazione individuale assume una intensità inarrivabile per le organizzazioni tradizionali.
Le organizzazioni esaminate da Laloux appartengono ai più diversi settori merceologici, sia profit che non profit, localizzate in vari paesi e culture e con un numero di collaboratori che varia da un minimo di 100 a decine di migliaia di dipendenti.
Il libro ha riscosso uno straordinario successo al punto da rappresentare oggi un punto di riferimento nel fissare e sistematizzare un fenomeno che oggi appare sempre più vasto, articolato e in ulteriore espansione.
Appunto, il fenomeno delle ‘organizzazioni liberate’ che in forme diverse cercano di abbandonare i modelli gerarchici per sperimentare modelli più partecipativi ed inclusivi.
Il complesso delle trasformazioni organizzative sottese alle organizzazioni liberate non è da intendersi come un “pacchetto” da installare in modo ‘completo’ all’interno della propria organizzazione.
Lo si consideri piuttosto come una collezione di suggestioni che possono aiutarci ad intuire il prossimo passo concreto nella direzione della trasformazione organizzativa sapendo che questo prossimo passo è confortato da esperienze descritte in un’ampia letteratura e in contesti molto diversi.